Obiettivi e finalità

Il progetto si prefigge l’obiettivo generale di ottimizzare, sotto tutti i profili del management aziendale, la gestione sanitaria connessa alle epizoozie nelle aziende zootecniche umbre, attraverso l’applicazione di un sistema di supporto alle decisioni di intervento e controllo, basato su azioni di prevenzione delle patologie più impattanti sulle diverse filiere zootecniche. Intendendo con “status” un’accezione complessa e collettiva che racchiude concetti di “one health” e “moderne pratiche imprenditoriali” destinate all’ottimizzazione organizzativa, strutturale e economica. Tramite sistemi strutturati di monitoraggio e sorveglianza di fenomeni sanitari, di metodiche gestionali, di stime/valutazioni strutturali e di valutazioni di impatto economico si vogliono ottenere le informazioni necessarie per attuare la prevenzione sia essa di tipo primario – prima dell’insorgenza del problema – sia secondario, dopo una diagnosi precoce, intervenendo con precisione e oculatezza in funzione dei dati campionati e degli indicatori integrati messi a punto.  

Obiettivi specifici del progetto sono:

  • l’istituzione di un sistema di sorveglianza attivo che porti alla sistematica raccolta, archiviazione, analisi ed interpretazione di dati sanitari, seguita da una diffusione dei risultati delle informazioni a tutti coloro che le hanno fornite ed ai decisori. Ne viene fatta una valutazione analisi costi e benefici, per definirne il livello di costo economico e sociale;
  • l’utilizzo dei dati del sistema di sorveglianza passivo destinati all’acquisizione di informazioni sanitarie per specifiche tipologie di popolazioni zootecniche differenti patologie basato sulla segnalazione ed invio di materiale da analizzare all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati”;
  • la costruzione di nuovi protocolli di intervento aziendale e la validazione di quelli già esistenti da adottare per la risoluzione/controllo delle problematiche sanitarie riscontrate sono finalizzati anche alla riduzione dell’utilizzo del farmaco in allevamento ed alla prevenzione del fenomeno della resistenza agli antimicrobici;
  • la definizione dello status sanitario della popolazione zootecnica regionale, ad integrazione dei sistemi di sorveglianza tradizionali già in essere (non di sovrapporsi) per l’ottimizzazione e l’orientamento della politica sanitaria regionale;
  • l’implementazione di un sistema di supporto alle decisioni dell’allevatore che integri un modello bio-economico di simulazione, volto a delineare la dinamica di evoluzione delle patologie individuate e i principali effetti in termini di performance economiche, sanitarie, produttive e ambientali: 
  • a livello aziendale, attraverso la definizione di appositi indicatori di allerta, per mettere in atto azioni mirate e tempestive (trattamenti, somministrazione farmaci, interventi strutturali nella disposizione degli spazi interni e nei materiali) rispetto alle specifiche esigenze sanitarie dell’allevamento, prima dell’insorgere delle patologie, nell’ottica di ridurre i danni economici diretti e indiretti, aumentano i livelli di redditività, e minimizzando al contempo gli impatti ambientali;
  • a livello regionale, per efficientare il servizio di monitoraggio e prevenzione regionale, identificando le soglie ottime di intervento nell’ottica della massimizzazione del rapporto fra beneficio privato e costo dell’intervento pubblico, utilizzando tecniche di scenario analysis applicate al campione rappresentativo individuato
  • la disseminazione dei risultati e la formazione delle figure coinvolte nel settore (allevatori, tecnici, veterinari).